La scherma getta un ponte tra Puglia e Lazio e lo fa nel nome di Vito Resse: nato a Cerignola nel 1900, è stato avvocato per professione, giornalista per passione e grande protagonista nel panorama della scherma italiana. Trasferitosi a Roma, è stato tra i soci fondatori – nonché primo presidente – della Società Sportiva Lazio Scherma quando ancora era un valente tiratore di spada e sciabola per poi diventare dirigente federale di primissimo piano (presidente del Comitato Interregionale Centro e Sud Italia della FIS, all’epoca comprendente Lazio, Umbria, Abruzzo, Puglia e Campania, e poi membro del Consiglio Coni con il compito di organizzare proprio il settore schermistico). Spentosi a Roma nel 1988, Vito Resse ha lasciato una traccia indelebile nel mondo della scherma: la memoria della sua preziosa opera di divulgatore di questa disciplina è stata tramandata dai figli Michele e Francesco, autori del volume “La spada e la penna” dedicato alla figura paterna. Proprio Francesco e Michele sono stati i protagonisti del gemellaggio tra Circolo Schermistico Dauno e la S.S. Lazio Scherma Ariccia, avvenuto proprio nella città che, agli inizi del secolo scorso, diede i natali a Vito Resse.
La prima edizione del Memorial intitolato a Vito Resse che si e svolto Sabato 18 Maggio scorso, organizzato dal Comune di Cerignola in collaborazione con il Comitato Regionale FIS e con il Coni, ha anche premesso di presentare ufficialmente i piccoli atleti della ASD “Giovanni Paolo II”, associazione sportiva ubicata presso la Parrocchia di S. Trifone in Cerignola: la prima parte dell’evento è stata dedicata ad una prova dimostrativa fra due Prime Lame dell’ASD Giovanni Paolo II poi ad una gara a squadre miste che ha contrapposto da una parte una selezione di atleti della S.S. Lazio Scherma Ariccia (Alessio Aresu, Andrea Marini, Federico Marini, Alessia Piccoli e Martina Cotoloni per gli Under 14) e Giacomo Mignuzzi, Annalisa Fabi e Camilla Schina per i cadetti e dall’altra un ensemble di atleti del Circolo Schermistico Dauno e della neonata società cerignolana.
Al termine c’è stato lo scambio dei doni che ha formalizzato il gemellaggio tra il Circolo Schermistico Dauno – che ha attivamente collaborato alla buona riuscita dell’evento – e la S.S. Lazio Scherma Ariccia.
Molto suggestivo il momento in cui i fratelli Michele e Francesco Resse (in gioventù essi stessi schermidori dal pluridecorato palmares) hanno donato al Comune di Cerignola, nelle mani del sindaco Antonio Giannatempo e del consigliere con delega allo sport Marcello Moccia, il trofeo “Vito Resse”, riproduzione di una statua in bronzo intitolata “Le tre armi” e realizzata negli anni ’30 dallo scultore Giandomenico De Marchis, che Vito Resse si aggiudicò al termine di una gara.
A sottolineare l’evento, le parole del vicepresidente della società laziale, Giancarlo Mignuzzi: «I nostri club sono accomunati da un albo d’oro di tutto rispetto ed è molto significativo che questo gemellaggio avvenga proprio nella città ove nacque Vito Resse».
Il presidente del Circolo Schermistico Dauno, Dauno Morlino, ha evidenziato l’importanza della partnership fra due società da sempre ai vertici della sciabola italiana: «È un passaggio importante perché ci offre la possibilità di condividere esperienze, confrontarci, incontrarci ed intessere un rapporto caratterizzato da accoglienza ed amicizia tra atleti, tecnici e dirigenti». Il tutto, ovviamente, con l’augurio del Presidente del C.R. FIS Renato Martino: «Ringraziamo il Comune di Cerignola per aver fortemente sostenuto questa iniziativa, che getta un ponte ideale fra la scherma pugliese e quella del Lazio nel nome di Vito Resse, prima ottimo atleta e poi dirigente di grande spessore.
Appuntamento per la seconda edizione del Memorial Vito Resse tra un anno ad Ariccia.