Scuola di Scherma
 
S.S. Lazio Scherma Ariccia

BAGLIORI DI GLORIA – Storia della Società Sportiva Lazio Scherma

Tratto dal libro “BAGLIORI DI GLORIA – Cento anni della Società Sportiva Lazio Scherma” di Marco Impiglia a cura di Mario Castrucci.

I PIONIERI (1913-1940)

Si parte con la costituzione della Società Podistica Lazio di Roma, il 9 gennaio del 1900. All’inizio, solo podismo e nuoto a fiume, poi football, lotta, pesi, ciclismo, tamburello, ginnastica, bocce e altri sport, unitamente all’escursionismo che rimane l’attività principale. 

Statuto della Società Podistica Lazio
Statuto della Società Podistica Lazio
Primi atleti della Società Podistica Lazio
Primi atleti della Società Podistica Lazio

Finalmente, nel settembre del 1913, su suggerimento del presidente Fortunato Ballerini si comincia a tirare di scherma.

Il Maestro scelto da Ballerini è il siciliano Francesco Innorta Cavi, insegnante alla Magistrale Militare di Roma, alla salita Magnanapoli. Innorta dà lezione agli allievi nell’albergo Varese in via delle Coppelle, un intero primo piano che funge da sede sociale. Primo presidente della “sezione” è Giulio Cagiati, campione italiano categoria dilettanti di spada nel 1911 e partecipante ai Giochi Olimpici di Stoccolma 1912 nel torneo individuale.

Il Presidente della S.P. Lazio Fortunato Ballerini
Il Presidente della S.P. Lazio Fortunato Ballerini
Giulio Cagiati e la sezione di scherma
Giulio Cagiati e la sezione di scherma

Nel giugno del 1914, la Lazio allestisce la sua prima Festa d’Armi per gli allievi a chiusura della stagione, e, a settembre, avvia il secondo corso a pagamento. Ma lo scoppio della Guerra Mondiale, e il coinvolgimento dell’Italia nel 1915, mettono un fermo all’attività.

Lettera per la prima Festa D'Armi
Lettera per la prima Festa D’Armi
La prima Festa D'Armi alla Lazio
La prima Festa D’Armi alla Lazio

L’attività riprende nel 1919 nella nuova sede dell’ex Convento dei Cappuccini a via Veneto, con l’ingresso alla sala di scherma da via San Nicola da Tolentino. La disponibilità di locali ampi e bene illuminati, più un cortile interno, spinge Innorta a incrementare il numero degli allievi dei corsi pomeridiani e serali, assoldando insegnanti per i vari turni.

Pratica della sciabola
Pratica della sciabola

L’atmosfera di questa Lazio anni Venti è speciale: danze, concerti, feste, rappresentazioni teatrali organizzate dai numerosi tesserati alla polisportiva (oltre quattromila), e una partecipazione allargata alle famiglie dei soci. L’ambiente della Sala di Scherma è il più elegante di Roma, frequentato com’è da nobili e ufficiali militari. Si vedono in visita personaggi della scherma internazionale come i fratelli siciliani Aurelio e Agesilao Greco, il piemontese Candido Sassone, l’olimpionico Giulio Sarrocchi.

Festa della sezione 26 Aprile 1924 Il Cavaliere Giulio Cagiati con i maestri Innorta e Sassone
Festa della sezione 26 Aprile 1924 Il Cavaliere Giulio Cagiati con i maestri Innorta e Sassone

Alcune fiorettiste entrano nel gruppo dei corsisti. Il 21 maggio del 1925, in occasione del genetliaco societario, la Lazio organizza una Accademia d’Armi ad inviti con cena e balli al ristorante Anno Santo a piazza Cavour; a questa data, gli iscritti alla sezione superano il centinaio.

Invito per il 25° anniversario della Lazio
Invito per il 25° anniversario della Lazio

Una succursale della Lazio Scherma di Roma è la filiale di Tivoli, che in poco tempo ha raccolto una schiera di giovani “lame” (dagli 8 ai 14 anni, ma solo maschi) grazie all’impegno del Maestro Diomede Battagliese.

Il Maestro Diomede Battagliese
Il Maestro Diomede Battagliese

Parimenti, a Frascati, il Maestro Umberto Di Paola opera presso la Scuola Comunale Centrale a piazza Mazzini.

La perdita dei locali di via Veneto, e il trasferimento nel sottoscala di una scuola a via Tacito, inducono Innorta a terminare l’impegno alla Lazio, che il 19 giugno 1926 muta il titolo in “Società Sportiva Lazio Scherma”. La presidenza della Sezione Scherma va a Vito Resse, gentiluomo pugliese che esercita la professione di avvocato e si fregia di essere stato il primo biancoceleste a vincere un titolo: un campionato regionale di sciabola. Resse sceglie a direttore un altro Maestro di scuola siciliana, che da anni vive a Roma: il capitano dei Bersaglieri Valentino Ammannato.

Il Maestro Valentino Ammannato

Nell’estate del 1932, Resse ottiene di accasare la Lazio presso la prestigiosa Sala d’Armi dello Stadio Nazionale, un impianto edificato nel 1911 e che si ergeva dove oggi sta il Flaminio, affidandone la direzione al Maestro Nedo Nadi.

Nedo Nadi

Il pluri-olimpionico (sei ori nelle tre specialità ai Giochi del 1912 e 1920), prodigio della eccelsa “scuola livornese”, dirige la Sala impartendo regolari lezioni fino al 1935, allorché la sua nomina alla presidenza della Federazione lo consiglia a diradare le presenze. Istruttori al “Nazionale” sono, in questi ultimi anni dell’Era Fascista, il frascatano Umberto Di Paola e quindi, dal 1939, il milanese Emilio Ponzi, diplomato alla Scuola Militare della Farnesina.

Galante Argento Nadi Maselli Di Paola Ponzi Sarno
Galante Argento Nadi Maselli Di Paola Ponzi Sarno

Nel 1940, con l’entrata dell’Italia nella II Guerra Mondiale, la Sezione dismette la propria attività così come tutta l’attività sportiva in Italia.

Nel 1947, a 2a Guerra mondiale terminata, Resse e gli altri frequentatori migrano nelle file del Circolo Schermistico Romano. Per più anni la scherma scompare dal novero delle discipline praticate dalla SS Polisportiva Lazio.

1900-1940 S.S. Lazio

 L’ETA’ D’ORO (1954-1966)

Il filo si riannoda al volgere dell’anno 1954. Mario Zenobi, figlio dell’ex presidente della Lazio Calcio Remo Zenobi, lui stesso frequentatore della Accademia biancoceleste nei tardi anni Trenta, convince la dirigenza laziale ad accettare la scherma come novella sezione. Per farlo, invoca la tradizione e si appoggia alla Sala Scherma Stadio, società creata dal Maestro fiorentino Ugo Pignotti nei locali dell’ex Stadio Nazionale, ora diventato Stadio Torino. Nell’impianto al viale dei Gladiatori, nel quartiere Flaminio, si è infatti venuto a formare un gruppo di specialisti nelle tre armi di assoluto valore.

Sala di scherma STADIO
Atleti della sala di scherma STADIO

Dal dicembre del 1954, entrano così a far parte della SS Lazio Scherma lo sciabolatore Roberto Ferrari e l’eclettico Vittorio Lucarelli, il campione del mondo U21 di fioretto Mario Favia e gli esperti sciabolatori Clinio Ciccolini e Ilio Niccolini, più lo spadista Augusto Carrara.

S.S. Lazio 1954

Al fine di partecipare con possibilità di successo al campionato italiano a squadre Gran Premio Nedo Nadi, il presidente Zenobi pone le basi per una scuola femminile. Si distinguono le fiorettiste Maria Teresa Tarsitano e Concetta D’Alterio, Paola Teti e Rikarda Pancaldi, alle quali si aggiunge presto a rinforzo l’azzurra di sangue triestino Silvia Strukel, già campionessa d’Italia nel fioretto.

Compagine femminile S.S. Lazio con Silvia Strukel

Forte di una compagine competitiva sia tra gli uomini che tra le donne, la Lazio Scherma nel 1955 si piazza seconda nel campionato italiano per società GP Nedo Nadi.  L’anno successivo lo vince, in un’edizione speciale dedicata ai giovani per via dell’impegno dei senior che si stanno preparando ai Giochi Olimpici programmati in Australia.

S.S. Lazio vince il titolo G.P. società per giovani

A livello individuale, proprio le Olimpiadi di Melbourne 1956 portano l’oro di Lucarelli nella gara di fioretto a squadre, mentre Ferrari si classifica al quarto posto nel torneo per team di sciabola.

Olympic Games Melbourne 1956
Oro Lucarelli nella gara di fioretto a squadre

Il fioretto e la sciabola sono le due discipline predilette dai biancocelesti. Vittorio Lucarelli, un medico di professione e sopraffino tattico in pedana, si laurea campione del mondo 1955 a squadre nella sciabola e ottiene il bronzo nel 1957 nella gara iridata per team di fioretto. Ferrari si aggiudica il suo quinto titolo italiano di sciabola quello stesso anno. I due capofila, sostenuti dai vecchi consoci Ciccolini e Niccolini e dai giovani Giancarlo Trivelli, Carlo Plebani e Michele Resse, si piazzano secondi nel campionato tricolore di sciabola 1957 e lo vincono nel 1958.

Vittorio Lucarelli

Le donne, potendo avvalersi delle cure di Pignotti, tra i più validi maestri al mondo per il fioretto e la sciabola, non sono da meno. Nel 1956 si classificano seconde nel campionato italiano per società alle spalle della titolatissima “Giardino” di Milano. La calabrese Tarsitano si insedia ai primi posti nelle graduatorie nazionali senior.

Campionato Italiano di fioretto femminile 1956

Purtroppo, la crisi finanziaria che attraversa la Polisportiva conduce alla chiusura della Sezione, giusto alla vigilia dell’appuntamento delle Olimpiadi estive di Roma 1960. Roberto Ferrari vince un’altra medaglia di bronzo, da capitano nella gara a squadre di sciabola, tesserato però alla ricostituita Sala Scherma Stadio.

Nell’estate del 1963, Ferrari, assieme a Trivelli, Plebani e al livornese Mauro Brondi, lasciano il Club Scherma Roma a via Sannio, sodalizio costituitosi su impulso del presidente federale Renzo Nostini da una riunione dei migliori insegnanti e schermidori/schermitrici dei circoli Pessina, Lazio e Sala Stadio. Aderisce al nuovo gruppo lo sciabolatore Michele Resse, “probabile olimpico” in vista di Tokio 1964.

Lo sciabolatore Michele Resse

La storia del Club Lazio Scherma, in assenza di un minimo sostegno finanziario da parte della SS Polisportiva Lazio – che sta conoscendo la rivoluzione dell’assetto con la trasformazione delle singole sezioni in società autonome –, non porta nel palmares risultati di rilievo: c’è solo l’orgoglio di salire di nuovo sulle pedane per i colori bianco e celeste.

Il nuovo club schermistico Lazio 1963

L’ETA’ CONTEMPORANEA (1997-2022)

La sospensione, per la scherma marchiata SS Lazio, questa volta è lunga: dal 1967 al 2008. Nei giorni di Natale del 2008, il professor Emmanuele Francesco Maria Emanuele, presidente onorario della SS Lazio Generale, si adopera per riportare la disciplina nella Polisportiva. Il Presidente Emanuele, in gioventù sciabolatore di valore nazionale ma anche Ottimo velista e partecipante a concorsi ippici nazionali ed internazionali, in seguito presidente della titolatissima società Club Scherma Roma (1990 – 1996), in quegli anni definita la Juventus della scherma italiana, previo il placet del presidente della SS Polisportiva Lazio dottor Antonio Buccioni, sul finire dell’anno 2008 propone l’acquisizione della bella e vincente realtà del Club Scherma Ariccia.

Il professor Emmanuele Francesco Maria Emanuele presidente onorario della S.S. Lazio
Mario Castrucci
Il Presidente della Polisportiva S.S.Lazio Antonio Buccioni

Occorre, a questo punto, introdurre un flash back: dobbiamo tornare indietro all’incirca di un decennio. Il CS Ariccia, dagli smalti amaranto e celeste, si era costituito il 5 giugno del 1997 su iniziativa di Mario Castrucci, ex colonna del Rugby Frascati (1950 – 1971) con alle spalle oltre mille partite in 28 stagioni  di cui 9 nella “Serie A” (1972 – 1979 a Colleferro) e una pluriennale esperienza manageriale e imprenditoriale nell’organizzazione sportiva a Frascati, Colleferro, Roma e Ariccia, nonché la direzione del Club Scherma Roma negli anni della presidenza Emanuele (settembre 1991 – febbraio 1997). Dal binomio geografico Frascati-Ariccia, nell’area prospera e sempre più intensamente abitata dei Castelli Romani, si era sviluppato, in poco tempo, un centro di apprendimento della scherma di incredibile rilievo, avente la sua casa nel riattivato ex “Palaghiaccio” di Ariccia.

Stemma del comune di Ariccia
Stemma Scherma Ariccia e podio
Trasferta a Venezia 1999

Il CS Ariccia nel mese di settembre 1997 si era affiliato alla Federazione Italiana di Scherma. Alla presidenza Castrucci e alla direzione tecnica il figlio Vincenzo, la moglie di questi Gina Trombetta, gli altri figli Roberta, Elisabetta e Giovanni, la moglie di questi Camilla Rufini, e l’altra figlia ex fiorettista Patrizia Castrucci; più un nucleo di amici dello sport aricino che credevano nella possibilità di far crescere un nuovo movimento schermistico alle porte della Capitale. Presto, ai normali corsi a pagamento di preparazione alle tre discipline – fioretto, sciabola e spada – essi avevano aggregato un’attività gratuita di sostegno alle classi meno abbienti e alla categoria dei disabili. Un upgrade di eccezionale importanza, suggerito e supportato dal Prof. Avv.  Emmanuele F. M. Emanuele, con la sua benemerita Fondazione Terzo Pilastro Internazionale.

Fondazione Terzo Pilastro Italia e Mediterraneo

Tra il 1997 e l’avvio dell’anno agonistico 2008-2009, gli innumerevoli problemi incontrati non avevano fatto venire meno l’impegno dei Castrucci. E, grazie alla sopraggiunta generosità del Presidente Emanuele, il CS Ariccia era entrato di prepotenza nella élite della scherma italiana; soprattutto nel settore della sciabola, che aveva iniziato a cogliere affermazioni in Italia e all’estero nelle categorie Under 14, 17, 20 e 23, con successi anche nei settori Master e Paralimpico.

Si insegna l’abc della tecnica stagione 2001-2002

Gli schermidori e le schermitrici amaranto-celesti facevano la loro brava trafila nelle nazionali azzurre, proponendosi a livello individuale e a squadre nei tornei a carattere regionale, nazionale e financo internazionale allestiti dalla stessa società aricina su mandato della Federazione Italiana Scherma. e della Federation International d’Escrime.

Gruppo sciabola juniores con Stefano Scepi ed Enrico Berré
Manifesto della Coppa del Mondo di sciabola femminile U20 marzo 2000
Ariccia fabbrica a ciclo continuo di schermidori 2004
Les enfants terribles nel 2007

Da un simile contesto, da una base costruita con immane fatica e impagabile dedizione, si era pertanto originata l’idea dell’inserimento del CS Ariccia nel comparto della Polisportiva SS Lazio.

Un matrimonio d’amore che subito aiuta nella crescita. Nel periodo 2008-2012, salgono infatti alla ribalta nazionale e internazionale, tra gli U23 e i Senior, purissimi talenti marchiati “Scuola di Scherma “Emmanuele Francesco Maria Emanuele”: Fabio Bianchi, Luca Iacometti, Paola Guarneri, Damiano Rosatelli, Gabriele Foschini, Stefano Scepi, Daniele e Romina Biaggi, Giacomo Mignuzzi, Nicola Possenti, Enrico Berré e Marta e Sofia Ciaraglia.

Enrico Berrè
Stefano Scepi
Gabriele Foschini
Paola Guarneri
Sofia Ciaraglia
Giacomo Mignuzzi
Damiano Rosatelli

Ai nomi dei quali bisognerebbe aggiungerne molti altri ancora, primi fra tutti gli insegnanti Giovanna Ciacchi, Roberta, Vincenzo, Elisabetta e Gianni Castrucci, Matteo Martini, Guido De Bartolomeo, Alessio Passerini, Tullio De Santis, Tullio Dipanati. E, ovviamente, i nomi e cognomi di tanti bravi atleti, pazienti maestri e coscienziosi dirigenti che hanno dato il loro prezioso apporto: cosa qui impossibile per via della sintesi.

Il maestro Vincenzo Castrucci
Il maestro Elisabetta Castrucci
Il maestro Giovanni Castrucci
L'istrutture nazionale prof.sa Giovanna Ciacchi
L’istrutture nazionale prof.sa Giovanna Ciacchi
Il preparatore atletico prof. Alessio Passerini
Il preparatore atletico prof. Alessio Passerini
Il maestro Tullio De Santis e la squadra di spada maschile con Alessio Neri Michael Thomas Sica e Michael Borro
Il maestro Tullio De Santis e la squadra di spada maschile con Alessio Neri Michael Thomas Sica e Michael Borro

Gli ultimi anni, pure, hanno arricchito la bacheca sociale di una quota pazzesca e davvero impressionante di coppe, medaglie, targhe e diplomi.  Ad esempio, le squadre di sciabola maschile e femminile, composte da elementi tutti provenienti dalla matrice aricina, che si sono aggiudicati ben sei edizioni della Coppa Italia a livello Assoluti.

Veronica Ermacora Carlotta Fondi Veronica Palombo Romina Biaggi 2014
Veronica Ermacora Carlotta Fondi Veronica Palombo Romina Biaggi 2014
Fabio Bianchi Nicola Possenti Pierfrancesco Albanese Daniele Biaggi 2014
Fabio Bianchi Nicola Possenti Pierfrancesco Albanese Daniele Biaggi 2014
Nicola Possenti Edoarto Ritorto Giacomo Mignuzzi Edoardo Bagni
Nicola Possenti Edoarto Ritorto Giacomo Mignuzzi Edoardo Bagni

Tra le donne, nella spada si è messa in luce Susan Maria Sica, che si è dapprima laureata campionessa Britannica (2019) e poi ha sfiorato l’ammissione ai Giochi Olimpici ha sfiorato l’ammissione ai Giochi Olimpici con un bronzo nella gara di qualificazione di Madrid nel marzo 2021.

Susan Maria Sica ha nuovamente vinto il titolo Britannico nel 2022 e nello stesso anno ha riportato in Inghilterra, dopo 28 anni, il titolo di campionessa del Commonwealth nel 2022.

Susan Maria Sica
Susan Maria Sica
Susan Maria Sica vs Nathalie Moellhausen nel Grand Prix del Qatar 2022 (photo Augusto Bizzi)

Susan Maria ha sfiorato l’ammissione ai Giochi Olimpici del 2020 con un bronzo nella gara di qualificazione di Madrid (marzo 2021).

Alla kermesse a cinque cerchi di Tokio, assai speciale a cagione delle conseguenze dell’epidemia Covid 19 e quindi posticipata al 2021, due tesserati del CS Lazio Ariccia, Enrico Berrè e Sofia Ciaraglia, sono entrati nelle rappresentative olimpiche tricolori. La bionda Sofia ha dovuto accontentarsi di fungere da tiratrice a disposizione nel team di sciabola, che per altro non ha raggiunto l’obiettivo del podio.

Sofia Ciaraglia Coppa del Mondo Atene 2017

Il “ninja” Berré, invece, si è reso brillante protagonista nella prova a squadre di sciabola, dove l’Italia ha colto la medaglia d’argento.

Enrico Berré con la squadra olimpica Luca Curatoli Gigi Samele e Aldo Montano
Enrico Berré con la squadra olimpica Luca Curatoli Gigi Samele e Aldo Montano
Enrico Berrè Argento Olimpico
Enrico Berrè Argento Olimpico

La strada per le generazioni future della scuola biancoceleste è tracciata. Essa è ampia e diritta, per il nostro amato Sodalizio che nella stagione agonistica in corso ha festeggiato il suo quarto di secolo di scherma ad Ariccia e gli oltre cento anni di attività schermistica della “Lazio scherma”.

Manifesto 25 anni Lazio Scherma Ariccia
Manifesto 25 anni Lazio Scherma Ariccia
Assalti dimostrativi nella manifestazione per i 25 anni della Lazio Scherma Ariccia
Assalti dimostrativi nella manifestazione per i 25 anni della Lazio Scherma Ariccia
Premiazione  per i 25 anni della Lazio Scherma Ariccia
Premiazione per i 25 anni della Lazio Scherma Ariccia
Premiazione Enrico Berré durante la manifestazione dei 25 anni Lazio Scherma Ariccia

L’ultima trasformazione in positivo, quella del Palasport di Ariccia rinominato “Pala-Emanuele”, e l’attenzione sempre altissima della Famiglia Castrucci per un’applicazione della nobile disciplina della scherma il più possibile allargata a tutti i ceti e a tutte le situazioni, non potranno che condurre a grandi soddisfazioni. In nome del fair play e della gloriosa tradizione della SS Lazio.

Targa scuola di scherma Emmanuele Francesco Maria Emanuele Fondazione terzo pilastro